martedì 28 agosto 2007

Fucili e pedate

E' uno strano Paese il nostro, ogni giorno tentano, sempre più spesso con successo, di toglierci qualche diritto sacrosanto: la certezza di un lavoro e quindi una certa indipendenza, non solo da mamma e papà, la pensione, l'aborto (vedi l'Osservatore Romano di ieri), il divorzio, la scelta degli eletti e via così. Il tutto nel più assoluto silenzio come se tutto fosse normale, drogati da grandefratelloisoladeifamosimariadefilippibagaglinostriscialanotiziananiballerinedonnebarbute.
Poi qualcuno sente minacciato il diritto acquisito di evadere le tasse e promette di imbracciare i fucili per difendere quello che dovrebbe essere un reato. Anche qui nessuna reazione, anche questo è diventato normale. I colpi di Stato si possono promettere, minacciare, nel più assoluto silenzio, senza lo sdegno di nessuno, contoparte politica compresa. Fassino e Rutelli hanno in pratica risposto ad un colpo di mortaio con una linguaccia. I vari telegiornali minimizzano, ne hanno parlato come fosse una normale (ecco tornare la normalità presunta)e dura critica alla pressione fiscale, che per altro rimane in linea con quella europea. Poi capita che un allenatore di calcio dia una pedata nel sedere ad un suo collega. Probabile sanzione, forse squalifica, tutti a dire che cose di questo genere alimentano la violenza negli stadi. Concordo pienamente, ma i fucili? Quelli no, sono imbracciati dai Giusti e quindi non sono pericolosi.
La Libertà di parola è spesso confusa con il diritto di dire tutto quello che si vuole, si è perso il senso delle cose, la misura delle cose, in una realtà virtuale costruita ad hoc per farci vivere la sensazione della Democrazia e del Libero Arbitrio, per farci vivere tutti in un immenso reality, in un immenso spazio pubblicitario.

lunedì 27 agosto 2007

La Prima Volta

Anche i primi fuochi d'artificio dell'era Scullino sono andati.
Belli. Movimentati. Nuovi. Ci si poteva leggere la grandeur del Nostro, sottolineata anche da una serie di fuochi artificiali "tricolore".
Speriamo non siano stati solo fuochi di paglia!
Un leggero dubbio però ce l'ho, dato che avevo letto sul giornale che il Sindaco aveva firmato lo sgombero degli ambulanti a Ponte San Ludovico (ne avevo dato notizia anche su un mio commento al Post Mentone il 30 luglio), ma gli ambulanti sono sempre là a proporre i meloni a 5 Euro la cascia, a squalificare un'area tra le più interessanti di tutta la Costa Ligure e a far scuotere la testa a tutti quelli come me, per pochi che siano...

venerdì 24 agosto 2007

Una Diocesi a metà


Tra due giorni è San Secondo, nostro Santo Patrono (solo omonimo del Santo Patrono di Asti, ma Copatrono di Torino). L'avvicinarsi di questa ricorrenza mi ha indotto un riflessione: perchè abbiamo una Diocesi a metà?
Ufficialmente la Diocesi di Ventimiglia nasce nel VII secolo dopo Cristo, ma il Rossi ha elementi per attribuire la Sede Vescovile di Ventimiglia a San Barnaba in onore di Secondo presente nel 303 nella nostra Città. Quindi, sempre secondo il Rossi, già nella seconda matà del 300 Ventimiglia aveva un proprio Vescovo e la Sua sede sarebbe più antica di quelle di Savona, Albenga, Pavia e Piacenza.


Il 3 luglio 1975 la Diocesi diventa di Ventimiglia-Sanremo e la Basilica di San Siro diventa Cocattedrale.
Ho trovato in realtà altri casi simili, ma sempre per unire due Diocesi già esistenti, magari piccole e non per attribuire ad una Città una Diocesi che non aveva e neppure per dare la possibilità al Vescovo di stare in una Città che gli piace di più (questo sembra essere il giudizio del Vescovo reggente).
Il problema vero è che corriamo il rischio di perdere la Cattedrale, ho la sensazione che l'attribuire a Sanremo la Cocattredale sia stato un piede nella porta per spostare definitivamente la Cattedrale in terra matuziana. Nelle rare occasioni in cui si parla del Ponente Ligure la Diocesi viene già definita di Sanremo-Ventimiglia, così è anche scritto sul sito di Rinnovamento Nello Spirito Santo, senza contare che il Vescovo è più a Sanremo che Ventimiglia.
Ventimiglia non ha più il mercato dei fiori, ragioni più che evidenti spiegano il perchè, è un paccato, ma difficilmente si sarebbero potuti mantenere due mercati così vicini ed in questo caso è giusto che abbia vinto il più forte. Ma la Cattedrale? Dovrebbero essere motivazioni storico-culturali a mantenere la sede Vescovile là dove è nata e non dovrebbero esistere sirene politico-economiche ad attrarre la Sede Vescovile verso altri lidi.
Amen.

fotografia catturata sul sito www.alberghiventimiglia.it

martedì 21 agosto 2007

Estate

L'Estate, che stagione stupenda.
L'estate senza scuola, l'estate al mare, l'estate delle partite a biglie sulle sabbia, l'estate delle prime cotte da ragazzino. L'estate dei G.P. con birra e popcorn con il caldo che ti appiccica la pelle sul divano, l'estate di rostelle e musica all'aperto, l'estate dei fuochi artificiali, l'estate delle ferie.....poi dopo ferragosto arrivano i temporali, arriva il Meeting a Rimini e ti accorgi che anche l'inverno non è poi così male...

Alè Marina!

BRAVI RAGAZZI!
Mentro ero via, il Sestiere Marina si è aggiudicato l'Asteludo, il Corteo Storico ed il Palio Cittadino. Peccato solo per la Regata, che, a mio giudizio, resta la cosa più importante, ma del resto non si può vincere tutto.

Di seguito l'Albo d'Oro rigorosamente aggiornato.

ASTELUDO: 1986 - 1990 - 1991 - 1992 - 2003 - 2007
CORTEO STORICO: 1978 - 1979 - 1982 - 1993 - 1995 - 1996 - 1999 - 2000 - 2001 - 2002 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007
PALIO COMUNALE: 1988 - 2000 - 2001 - 2002 - 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007
REGATA: 1979 - 1980 - 1981 - 1982 - 1983 - 1988 - 2000 - 2004 - 2005 - 2006
STAFFETTA: 2000 - 2001 - 2003

Dall'America

New York per un europeo un po' provinciale, come io sono, è un giro in giostra, la si guarda davvero con gli occhi di un bambino. C'ero già stato, ma è sempre una sorpresa. Non è solo vetro e cemento, ma è qualcosa di fuori dall'ordinario e di affascinante, nonostante sia stata vista in centinaia di film, solo chi c'è stato può capire.
New York non è Parigi nè tanto meno Roma, non è la Storia che è stata, ma quella che sarà, è la Storia iniziata dalla Statua della Libertà riflessa negli occhi degli immigrati, dell'11 settembre, è la Storia Moderna e Contemporanea.
Delle altre tappe ho visto poco, lavoravo. Ho però visto un sacco di cose strane, una ragazza scendere dall'aereo scalza, un uomo vestito da Uomoragno, un altro simulare una mossa da golf ad un incrocio, una donna fare strani movimenti con le mani, probabilmente esercizi, mentre aspettava al gate....
Insomma l'America è come lo sci, è capace di affascinarti, darti grandi emozioni, affaticarti, ma alla fine della giornata ti rendi conto che il momento più bello è toglierti gli scarponi. E alla fine dall'America, torni a casa.

giovedì 2 agosto 2007

All'America!


Un po' per ferie un po' di più per lavoro, si parte!
Prima tappa New York, poi Clevaland, Montréal, Toronto, Winnipeg...speriamo di sopravvivere.
Cercherò di rimanere on line.
Bye.