martedì 21 agosto 2007

Dall'America

New York per un europeo un po' provinciale, come io sono, è un giro in giostra, la si guarda davvero con gli occhi di un bambino. C'ero già stato, ma è sempre una sorpresa. Non è solo vetro e cemento, ma è qualcosa di fuori dall'ordinario e di affascinante, nonostante sia stata vista in centinaia di film, solo chi c'è stato può capire.
New York non è Parigi nè tanto meno Roma, non è la Storia che è stata, ma quella che sarà, è la Storia iniziata dalla Statua della Libertà riflessa negli occhi degli immigrati, dell'11 settembre, è la Storia Moderna e Contemporanea.
Delle altre tappe ho visto poco, lavoravo. Ho però visto un sacco di cose strane, una ragazza scendere dall'aereo scalza, un uomo vestito da Uomoragno, un altro simulare una mossa da golf ad un incrocio, una donna fare strani movimenti con le mani, probabilmente esercizi, mentre aspettava al gate....
Insomma l'America è come lo sci, è capace di affascinarti, darti grandi emozioni, affaticarti, ma alla fine della giornata ti rendi conto che il momento più bello è toglierti gli scarponi. E alla fine dall'America, torni a casa.

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