Rivoluzione Taragna
Dal fantomatico Parlamento del Nord, un, fortunatamente, ex-Ministro della Repubblica, lo stesso che coleva pulirsi "il culo con il Tricolore", dichiara che non è piu possibile ottenere la Democrazia in Parlamento (quello vero) per cui lancia la minaccia di una guerra (una guerra, avete letto bene) di liberazione con 10 milioni di lombardi pronti a combattere fino al sacrificio ultimo per riconquistare la Libertà, pronti alla Rivoluzione. Innanzitutto qualcuno dovrebbe dire all'ex "ce l'ho duro" che la Libertà con la L maiuscola non è da intendersi come libertà di fare quello che ci pare. Poi, perchè non saremmo più in Democrazia? Io un'idea ce l'avrei, ma temo non coincida. La dichiarazione continua sostenendo che non siamo più in Democrazia perchè a lorsignori non è stato concesso, quando erano Maggioranza, di cambiare la Costituzione a loro piacimento grazie ad un Referendum in cui sono stati chiamati ad esprimersi i Cittadini! Eh già che non coincide la mia idea.
Questa moderata dichiarazione giunge dopo l'invito ad imbracciare i fucili per sostenere lo sciopero fiscale, senza considerare che il suddetto sciopero avrebbe lo stesso senso di uno organizzato da un nutrito gruppo di disoccupati, solo un po' più illegale.
Se vivessimo in un Paese anche solo normale e non in quello della Meraviglie, l'Esercito avrebbe circondato immediatamente il fantomatico parlamento per stroncare sul nascere una Guerra Civile, invocata dal Nostro almeno due volte, ma in questo fantastico Paese le dichiarazioni del Senatur non hanno suscitato neppure un così grande clamore ( questa mattina la homepage de "La Stampa" riporta la notizia un po' più in giù di Garlasco!). Chissà cosa ne pensa il direttore Mazza e chissà se ha ancora paura, nonostante il suo direttore di rete, che qualcuno "ascoltati quegli insulti in un brutto giorno prema il grilletto"!
Dal 1994 viviamo sotto uno strano incantesimo per cui il pensiero, vagamente pilotato, dominante è lo stesso...siamo proprio sicuri di chi abbia vinto le Elezioni?