Genova Per Noi
Con quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
che ben sicuri mai non siamo
che quel posto dove andiamo
non c'inghiotte e non torniamo più.
P. Conte
Genova, 19-22 luglio 2001
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Di Ventimiglia e di altre cose...
Archivio blog
mercoledì 4 luglio 2007
Di Ventimiglia e di altre cose...
Il Don, ovviamente, sono io. E' un soprannome che mi porto dietro da circa 15 anni, da quando un mio collega sbandieratore del Gruppo di Ventimiglia me lo diede. Il significato o il motivo? Non lo so.Di Ventimiglia e di altre cose.... gli argomenti di cui scriverò su questo blog neonato. Ventimiglia, dove sono nato e cresciuto, anche se da un paio di anni vivo a Barolo per lavoro. Le altre cose sono tutte quelle cose che mi appassionano, che mi incuriosicono, che mi fanno riflettere.Una di queste è la Lavanda qui sopra. Una pianta, un profumo, ma soprattutto un simbolo non solo della Provenza, terra che amo profondamente, ma, a mio giudizio, di un modo di vivere, un po' malinconico, se vogliamo, in cui però le piccole cose, le piccole emozioni trovano ancora spazio.Immaginate un Pastis bevuto all'ombra di un platano di Provenza, un leggero profumo di lavanda nell'aria, una radio che gracchia "Boum" di Charles Trenet............................Se avete pensato "che palle!", girate pure pagina, non mi offenderò, altrimenti restate: "Riempirò i bicchieri del mio vino, non so com'è, ma vi invito a berlo"(P. Bertoli)
Di Ventimiglia e di altre cose...
Il Don, ovviamente, sono io. E' un soprannome che mi porto dietro da circa 15 anni, da quando un mio collega sbandieratore del Gruppo di Ventimiglia me lo diede. Il significato o il motivo? Non lo so.Di Ventimiglia e di altre cose.... gli argomenti di cui scriverò su questo blog neonato. Ventimiglia, dove sono nato e cresciuto, anche se da un paio di anni vivo a Barolo per lavoro. Le altre cose sono tutte quelle cose che mi appassionano, che mi incuriosicono, che mi fanno riflettere.Una di queste è la Lavanda qui sopra. Una pianta, un profumo, ma soprattutto un simbolo non solo della Provenza, terra che amo profondamente, ma, a mio giudizio, di un modo di vivere, un po' malinconico, se vogliamo, in cui però le piccole cose, le piccole emozioni trovano ancora spazio.Immaginate un Pastis bevuto all'ombra di un platano di Provenza, un leggero profumo di lavanda nell'aria, una radio che gracchia "Boum" di Charles Trenet............................Se avete pensato "che palle!", girate pure pagina, non mi offenderò, altrimenti restate: "Riempirò i bicchieri del mio vino, non so com'è, ma vi invito a berlo"(P. Bertoli)
3 commenti:
a volte prevalgono le ragioni della forza e non la forza della ragione
Almeno ieri sera ad Anno Zero se ne è parlato anche se qualche interruzione sui filmati mi è sembrata forzata.
Ne dico una: La testuggine si stava ricompattando ed il feroce Caruso impartiva ordini al megafono in quel momento un bel taglio….peccato potevamo sentire i terribili incitamenti.
Altre cose non son state dette per esempio nessuna testimonianza da Bolzanetto e nessuna testimonianza sui lugubri festeggiamenti dopo la vittoria, si diceva uno a zero per noi, con tanto di suoni di sirene e canti,indovinate quali, sui piazzali della Fiera di Genova.
Ma queste cose ce le diciamo sempre tra di noi e quando dico noi non intendo destra o sinistra ma semplicemente noi che vogliamo la verità.
Noi che siamo convinti che la verità non nuoce ma rende giustizia.
Ad altri e sono molti i fatti di Genova non interessano perché loro sanno quale è la verità.
La percepiscono delle mezze frasi o dai sorsetti di Larussa, dalle demenziali parole del ex ministro Castelli o dal guardarsi in giro levandosi e rimettendosi gli occhiali con fare annoiato del sig. Fini.
Questo gli basta perché questa è la verità che vogliono sentire e questa gli viene detta magari con spot simili a quelli pubblicitari ma detta.
Hanno su Genova idee forti ed irrinunciabili ma su Genova non sanno e non vogliono sapere nulla.
Peccato veramente peccato per questo Paese.
Caro Anonimo,
visto che il post è la strofa (l'ultima, per la precisione) di una canzone, potrei risponderti, ma solo per confermare ciò che dici alla fine del tuo commento, con versi di un'altra canzone, di De Andrè stavolta, i versi puoi sceglerli direttamente tu, la canzone è qulle del Maggio dell'Album Storia Di Un Impiegato.
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