venerdì 2 novembre 2007

Tu No, tu No, tu Sì...tu No!

Chi decide se una vittima di un crimine, pure efferato, sia adatta a diventare un caso mediatico? E' un po' che penso alla questione,più o meno da quando ci fù un delitto nella vicina Sanremo e nessun telegiornale nazionale ne parlò, pur presentando caratteristiche simili a molti altri delitti passati alle cronache.
Un tempo si diceva che la Morte rende tutti gli uomini uguali e questo continua ad essere vero nel senso che il destino ultimo è il medesimo per tutti, ma la morte suscita reazioni diverse in funzione di alcuni parametri: età del dipartito, modo di dipartire, notorietà e/o importanza del dipartito (nota bene, notorietà ed importanza possono anche coincidere, ma non è un'equazione).
Le morte delle persone cosidette normali balza agli onori della cronaca solo se queste erano in giovane età oppure morte per morte violenta...ma anche in questo caso ci sono delle differenze. Non tutti i bimbi uccisi riempiono il palinsesto televiso alla stessa maniera. Cogne è un caso ecclatante, soprattutto se paragonato al caso della piccola Matilde, anche in questo caso è sospettata la madre, inizia ora il processo, ma non c'è, fortunatamente, tutta l'attenzione mediatica del caso precedente, e poi che dire di quella mamma che entrò in una chiesa e sacrificò il figlioletto sull'Altare Maggiore? La notizia fu data in un unica edizione, quelle del giorno, e poi silenzio. Ritengo che sia più giusto il silenzio, ma non capisco la differenza di trattamento da parte della stampa. In fin dei conti con una condanna in due gradi di giudizio (la Cassazione si potrà esprimere solo su vizi di forma e non su nuove indagini) una verità giudiziaria su Cogne già c'è, mentre non c'è nel caso Vercellese (Matilde), dato che, come detto, il processo è solo all'inizio. Questo solo per escludere il fattore "caso irrisolto" come discriminante per l'interesse.
La povera Giovanna spirata ieri, senza mancare di rispetto, è solo una delle tante vittime di rapine finite male o di altri casi di violenza, ma in poche meritano 20 minuti, i primi 20 minuti, di TG1.
Come mai notizie identiche assumono diversa importanza? L'unica possibilità che mi do è quella che assumono importanza diversa in funzione del momento in cui accadono, c'è un guerra impopolare che le nostre truppe sono chiamate a cambattere (Afghanistan)? Ben vengano, per distogliere l'attenzione, delitti efferati, se poi la vittima è un bimbo, ancor meglio. Nel caso di Tor di Quinto salta subito all'occhio la coincidenza con il varo del chiacchierato "Pacchetto Sicurezza".
Non sarà già iniziata la campagna elettorale, vero?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sorge un dubbio?
Torleo o non Torleo.
Nulla esiste se non viene detto e noi non lo diciamo.
Che nazione e nostra?
Se hai cuore il viverci è patetico.
La Torleo non si fida dello Stato o stato e dei carabinieri.
Ma non è possibile forse ho fraineso non ne ho più sentito parlare.........

Anonimo ha detto...

io ho riflettuto a riguardo, e forse scriverò qualcosa...fermo restando rispetto per la povera vittima come per tutte le altre , credo che se questo crimine non fosse stato compiuto da uno straniero, sarebbe passato inosservato ( ricordiamoci pure che lo scorso anno un amante e un marito italiani hanno massacrato le loro donne incinte all'ottavo mese )
Forse se la povera vittima non fosse stata moglie di un ammiraglio, non avrebbe suscitato immediate reazioni nell’ambiente politico ma solo indignazione.
Riconosco anche che forse questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che il problema della sicurezza come quello dell'immigrazione debbano essere comunque affrontati nell'interesse di tutti...spesso la miseria e il degrado provocano l'abbrutimento dell'anima

Il Don ha detto...

Forleo...
comunque non ne ho più sentito parlare neanch'io!

Unknown ha detto...

Dico solo questo...
Se la vittima fosse stata vittima di 1 italiano forse l'attenzione mediatica sarebbe stata meno forte...
Pensate al caso del bambino in bicicletta investito da un motorino...
I ragazzi che l'hanno investito son italiani... ora son agli arresti domiciliari e continuano più o meno a fare la loro vita (con qualche ora d'obbligo in casa andando comunque a scuola e vedendo comunque gli amici) e non se parla più...
E se fossero stati ragazzi stranieri??
Che sarebbe successo?
Per me un polverone mediatico sugli stranieri da espellere come nel caso di Tor.
Ah!!!
E poi questa ora che mi ricordo...
Non c'entra nulla con il caso di Tor ma i TG ne han parlato suscitandomi un pò di vergogna nel mio spirito di nazionalità.
Avete sentito quella del Sardo in Germania che ha sequestrato in casa e forse anche violentato l'ex ragazza??
L'hanno assolto per degrado culturale dovuto alla terra di provenienza...
Io l'avrei rinchiusa ad Alcatraz...
Che vergogna e anche lì giornali e tg ne han parlato molto...
Suscitando ovviamente ilarità verso gli italiani da parte degli altri paesi...

Il Don ha detto...

Ciao Ilaria,
mi spiace doverti correggere, ma il sardo non è stato assolto, gli è stata riconosciuta l'origine come attenuante. Cosa più o meno grave, ma la condanna c'è stata.
Comunque la linea di principio non è così diversa da quella parte del decreto sicurezza che permetterà l'espulsione di un cittadino comunitario (ovviamente rumeno)incensurato sulla sola base del sospetto. Stiamo perdendo il Diritto e Guantanamo non è più così distante...

Unknown ha detto...

E' passato un pò di tempo, pardon, assolto o pena ridotta per origini, degrado culturale, ecc...
Non ricordavo bene e comunque è qualcosa che mi suscita vergogna...
Quelle origini son italiane e lo dicon i TG di mezzo mondo...
Sardegna, Piemeonte, Liguria, Sicilia... all'Estero siam italiani e basta indipendentemente dalla regione, no?

Anonimo ha detto...

E' evidente che la vicenda di Roma è stata sapientemente strumentalizzata.
C'è una serie di provvedimenti che era sicuramente già nella testa di alcuni ministri da tanto tempo: serviva un "casus belli", un pretesto per poter far passare questi provvedimenti come assolutamente necessari, assolutamente urgenti, assolutamente ovvi. Ci sono riusciti, corto-circuitando qualsiasi tentativo di dibattito serio.

Ecco perché l'aggressione e stupro di una donna a Roma diventa un caso diplomatico internazionale oggetto di incontri tra capi di governo, mentre lo stupro e lo sgozzamento di una studentessa a Perugia rimane un semplice tragico fatto di cronaca umbra.

Il Don ha detto...

D'accordo con te, Illustrisso...come sempre!
Anche se io ci vedo un po' di malafede in più..