Presidente, viri di bordo!

Dopo qualche giorno di silenzio, un silenzio disgustato da governatori che ammettono di aver sbagliato (e di tanto), ma non ammettono di dimettersi, da governatori mangiatori di cannoli che beccano 5 anni per favoreggiamento e non intendono dimettersi, disgustato da ministri che siccome non possono più giocare si portano via il pallone, disgustato da studiosi e studenti che non vogliono il Papa e da Papi, o futuri tali, che ne montano ad arte un caso politico, ritorno rivolgendomi al Presidente....

Presidente,
Non sono un gran marinaio, ma sono nato al mare e una cosa l'ho imparata: non si può navigare sempre con la prua nel vento. Viri di bordo, come direbbe Govi, chi glielo fa fare? E' due anni che lotta con un equipaggio che rema contro e sempre e comunque con la prua al vento. Mi dia retta, dopo essere andato al Senato e aver fatto uscire allo scoperto questi controrematori, salga al Colle. Lo dico per Lei, se ne torni nella Sua Bologna, dove, mi dicono, non si stia neppure male. Ci guadagneremo tutti, andremo a votare e, questa volta, con un plebiscito, o quasi, salirà il Suo "alter ego". Lui non avrà bisogno di virare di bordo, Lui può cambiare la direzione del vento....spariranno i casi di spicciola cronaca nera, non avremo più sbarchi di clandestini, probabilmente spariranno anche i rifiuti da Napoli, della crisi economica ci arriveranno solo gli echi e vivremo tutti più sereni in una splendida e dorata illusione. Tutti a dire il vero no, rimarranno fuori da questa bolla gli Italiani all'estero, ma basterà tornare indietro e togliergli il diritto al voto così che non possano disturbare.
Viri di bordo, Presidente, mi dia retta.